Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Manuale di Microscopia Clinica

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Giulio Bizzozero 50 occorrenze

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59. La patina dei denti (Tav. 2a, fig. 27), consta, oltre che di corpuscoli mucosi e di cellule epiteliche. di vari parassiti, cioè: 1o di batterî e

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65. Al microscopio nel vomito si possono trovare (Tav. 4a fig. 36): 1.o cellule cilindriche della mucosa gastrica. Sono il più delle volte

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elementi più comuni troviamo: 1.o fibre muscolari striate (fig. 36 d), in forma di pezzi generalmente corti, che presentano (se non sono troppo digeriti

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(Tav. 4a, fig. 38) si osservano:

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4.o Parassiti vegetali. Fra essi meritano menzione i batterî (fig. 38 d) che o sferici o, più spesso, allungati a bastoncino si trovano costantemente

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La toenia solium (fig. 40 g) ha uovo rotondo o leggermente ovale, del diametro di 52 35 µ, costituito da una membrana grossa (con fina striatura

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84. 4.o Globuli sanguigni rossi (fig. 44 e). - A seconda della quantità loro, e di quella degli altri elementi cui sono commisti, danno allo sputo

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86. 6.o Fibre elastiche polmonari (fig. 48). Rappresentano il costituente più importante nell’esame dello sputo, poichè la loro presenza indica con

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tutta facilità nella saliva; 2.o gocciole e granuli di grasso (Tav. 6.a fig. 58 a). Hanno pure contorni inarcati e centro brillante, ma meno delle bolle

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Negli stravasi polmonari trovatisi talvolta nello sputo dei cristalli Fig. XXVII. di ematoidina. Essi vennero anche trovati in casi di ascessi

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14. Il sangue normale contiene i seguenti elementi morfologici: 1. Globuli rossi. (Tav. 1.a fig. 2). Sopravanzano di gran lunga per numero tutti gli

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se anche già erano grigiastri, e fra i loro elementi morfologici si scorgono (fìg. 55 d) numerosi ammassi di minuti granuli simili al leptothrix

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Tra gli animali merita nota il Trichomonas vaginalis, infusorio Fig. XXX. a corpo ovale, della lunghezza di 10 µ, provvisto di un filamento caudale

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Gli elementi morfologici del colostro (Tav. 6a, fig. 58) sono:

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2.o Cellule pavimentose (fig. 58 d) dei cul di sacco della ghiandola. Spesso mancano affatto; quando esistono nel latte, vi sono scarse. Si

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racchiudente una parte nucleare (fig. 3a a' - Tav. 2.a fig. 15).

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Benchè talora gli epitelî vescicali siano ben conservati anche nell’orina evacuata spontaneamente (fig. 65), tuttavia il loro soggiorno nell’orina ne

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114. c.) Epitelio dell’uretra maschile. - È un epitelio cilindrico, i cui elementi (Tav. 6a, fig. 66) sono molto allungati (26 µ), coll’estremità

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d) Epitelio vulvo-vaginale, dell’estremità dell'uretra maschile e del prepuzio. (Tav. 6a, fig. 59). - Di questo epitelio si trovano costantemente

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Risultati più precisi si hanno coll’esame spettroscopico il quale si istituirà Fig. XXXI. coi precetti esposti nel § 30. L’orina filtrata presenterà

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superficie possono aderire tanto globuli sanguigni rossi, quanto leucociti e cellule epiteliche renali o loro nuclei (fig. 72 c). Questi medesimi elementi

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margini irregolari, come corrosi; apparire costituiti come da un aggregato di blocchi variamente conformati della solita sostanza gialliccia (fig. 78

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Gli elementi rappresentati nella fig. XXXII furono tratti dall’orina di un uomo di una sessantina d’anni, affetto da cancro Fig. XXXII. della vescica

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cellule sferiche (fig. 69 b), piuttosto pallide, a contorno delicato, riunite di frequente fra loro a gruppetti; sono del tutto immobili e si

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Parimenti nell’orina acida, alcun tempo dopo l’emissione, appaiono delle cellule più grosse delle precedenti (fig. 69 c), di forma ovale, però colle

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L'urato di ammoniaca precipita a preferenza nell’orina alcalina, ov’esso accompagna di solito i fosfati terrei. Appare al microscopio Fig. XXXV. esso

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(di cui un’asse spesso è più lungo degli altri due) incolori, brillanti, assai regolari, che vengono di solito Fig. XXXVI. per la forma paragonati a

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cristalli aghiformi, riuniti insieme in modo da ricordare un 8. È una forma del resto che può essere assunta da altre sostanze, Fig. XXXVII. per

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combinazioni del prisma verticale romboidale, e vengono Fig. XXXVIII. di solito paragonati ad un coperchio di bara (fig. XXXVIII). Questi cristalli

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139. f) Cistina. - I suoi cristalli hanno la forma di lamelle esagonali, incolori, trasparenti, frequentemente sovrapposte le une alle altre (fig

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deduce dallo spessore che Fig 4. Fig 1. Fig 5. Fig 2. Fig 3. devesi dare allo strato per poter vedere appena appena distinta la fiamma di una candela

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Modo d’usare l’istrumento come cromometro. 1.o All’istrumento si applica la lastra metallica col vetro campione (pag. 24 fig. 4a).

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potrà facilmente applicare la formola da sè o ricorrere all’annessa tavola grafica (pag. 24 fig. 5a).

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, sotto forma di fini granuli, o di pezzetti Fig. IV. regolari, granulosi, misuranti alcuni micromilmetri di diametro. Questo pigmento in parte è

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Se è solubile possono darsi due casi: 1.o la soluzione è color rosso arterioso, e allo spettroscopio presenta le due strie dell’ossiemoglobina (Fig

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spettro dell’ematina in soluzione acida (Fig. VI. 4). Si fa evaporare, il residuo si scioglie in potassa caustica allungata, e si aggiunge qualche goccia

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Nei vecchi essudati sierosi non sono rari i cristalli di colesterina; frequenti nel siero dell’idrocele (Tav. 2.a, fig. 18). Negli essudati

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Cisti dermoide (Tav. 1a fig. 13) dell’ovario impiantata su di un tumore canceroso. - Venne osservato in una vecchia, fortemente emaciata, ricoverata

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Talvolta si trovano dei pezzetti di cartilagine (Fig. VII) o di osso (Fig. VIII), che ci rendono certi dell’esistenza di processi distruttivi dell

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Per riconoscere i pezzetti di osso sarà bene esaminarli in un liquido Fig. VII. fortemente rifrangente, p. es. nella glicerina, che li rende più

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6.o Nel pus, specialmente se ha soggiornato a lungo nell’organismo (Fig. X), possono trovarsi dei cristalli laminari di colesterina (Tav. 2a fig. 18

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bastoncini isolati o riuniti in catenule talvolta assai lunghe(Tavola 2a, fig. 15); non di rado i granuli (micrococchi) sono riuniti in grandi ammassi, che si

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, e contiene i follicoli in cui si impiantano i peli (fig. XII).

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si scarica o in un follicolo pilifero (fig. XIII) o alla superficie della pelle. Ogni cul di sacco (fig. XIV) è limitato esternamente da uno strato

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Gli elementi del fungo sono costituiti: 1.o da spore (fig. 29 c) rotondeggianti, della grossezza media di 4-6 µ, con estremi di 3-8 µ, fornite di un

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47. 3.o Trichophyton tonsurans (Tav. 3a, fig. 33 e 34). - (Gli elementi di questo fungo si moltiplicano nell’epidermide, dando luogo all’Herpes

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, ramificati e costituenti fra loro un intreccio poco complicato (fig. 33 a). I filamenti nella loro parte terminale per una lunghezza variabile contengono

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preparati del fungo, dai quali è tolta la fig. XVII. Questo caso appoggia la natura parassitaria di tale eczema, e la sua derivazione dall’intertrigine.

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forma (fig. XVIII).

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1.o Acarus folliculorum (Demodex o Simonea folliculorum). - Sta nelle ghiandole sebacee, specialmente del viso, del dotto uditorio Fig. XVIII

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